Questo sito nasce da un cammino personale nel rapporto di relazione con le persone anziane fragili ricoverate in struttura e al proprio domicilio, durante questo percorso ho potuto constatare la necessità nell’anziano di raccontarsi di parlare di sé e del proprio vissuto.
La concezione di fondo dei progetti vuole sottolineare l’importanza della relazione umana nel rapporto di cura dell’anziano che deve sempre tenere in considerazione la centralità della persona nella sua interezza, con il proprio bagaglio culturale e di esperienze di vita vissuta, anche quando intervengono patologie degenerative gravi legate alla perdita di autonomia fisica e mentale con malattie come l’Alzheimer.
Sono presenti nel sito alcuni progetti già realizzati e altri in fase di realizzazione, basati sulla narrazione biografica, alcune interviste con professionisti che stanno operando con anziani, in strutture e al domicilio e che hanno abbracciato la filosofia della centralità della persona nel rapporto di cura dell’anziano malato, con deficit di tipo cognitivo.
Raccontarsi costituisce esperienza di cura.
Cura poiché genera appartenenza sociale e comunitaria: narrando di noi, i destini si incrociano e traggono dal proprio incontro il senso del loro evolvere.
Esistiamo in una storia, come la materia di cui è fatta la memoria, le nostre esistenze meritano di sfidare il tempo se valgono la pena di essere raccontate a qualcuno. Raccontarsi non è dunque una ricostruzione di fatti, cronachistica, lineare, oggettiva a cui assistiamo, ma è piuttosto una risignificazione che si modifica nel tempo. Che lo desideriamo o no, intratteniamo con essa un rapporto attivo e vitale, il piacere che scaturisce dal rispecchiare se stessi nelle parole che abbiamo composto e che altri sguardi seguono.
(L'autobiografia è il mezzo per far acquisire agli individui la capacità di costruire il proprio Sé; essa è dunque formazione, cioè il suo obiettivo è dare forma all'identità individuale, chiarire la dimensione progettuale della vita. Jerome Bruner). |